max gordiani


Un uomo, un batterista, un musicista come molti, come nessuno.
Ivan Gheller ci lascia ancora in giovane età, meno di 60 anni, a causa di un male incurabile.
Ivan ha lasciato questo corpo sabato scorso, il 2 giugno 2012, nella sua Venaria Reale, prima periferia di Torino.
Discretamente se ne va, quasi in sordina, in sordina come era solito arrivare agli eventi dei batteristi che spesso frequentava. Due parole alla fine per commentare un fill, un groove, la simpatia o il comportamento del musicista in questione, per poi ripiombare nella sua vita.
Un batterista colto, un amante del buon ritmo nella musica rock e pop, amava interpretare le canzoni di Vasco e di altri artisti italiani, dopo avere suonato prog per diversi anni ed “essersi stufato”.
Per chi lo conosceva meglio di me, i miei amici batteristi Tony Ricciardi e Max Gordiani, Ivan era un personaggio eclettico, particolare, non privo di un certo humor inglese.
L’ho conosciuto anche in altra veste, la controparte dell’artista non propriamente “professionista” (solo per il fatto che aveva un’altra sorgente di reddito) che anche nel suo lavoro inserisce quella dote insita nel suo animo anche nella professione che gli dà il pane.

Ivan era un decoratore eccellente e dopo avere decorato a spatola la stanzetta di Tony in GM e dopo averlo suggerito nel decorare la casa della mia fidanzata è stato naturalmente notato e ha decorato anche la casa della sorella della mia fidanzata e poi della mamma…. Era bravo, non era un’imbianchino, senza nulla togliere agli imbianchini. Lavorava insieme al fratello Gianfranco, che ho brevemente conosciuto al funerale, distrutto dal dolore.
L’arte ha diverse sfaccettature ma ognuna di esse ha a che fare con il fare qualcosa mettendoci amore e passione.
Ivan era un’artista.
Lo aspettavano a luglio per fare ancora dei lavori nelle loro case bisognose di arte ed amore. Quale casa non lo è?
Anche loro sono rimaste folgorate dalla cattiva notizia. Un batterista-decoratore, un uomo che con la sua arte ha lasciato un segno nei cuori delle persone che lo hanno incrociato.
Discreto, si, è stato difficile persino scoprire dove era finito, rintracciando su internet il contatto del fratello che ha rimandato Tony all’ospedale dove era in degenza Ivan. Ivan non aveva detto a nessuno che aveva pochi mesi di vita. Non rispondeva più al telefono.
Anche con noi che magicamente ci siamo parati davanti al suo letto di morte non invitati dice di avere “un’infezione” e noi pazientemente fingiamo di crederci, un muto accordo di persone che non vogliono violare il suo desiderio di mantenere un contegno e non farsi piangere addosso. Più che comprensibile ma non semplice da fare. Non tutti ci riescono.
“Dovrebbe sfogarsi e piangere, gli farebbe bene” Dice l’infermiera addetta a Ivan con cui parliamo, magari si, ma il fatto di vivere la sua malattia senza lamentarsi e senza cercare compassione non sembra ora una scelta stupida, ma una scelta che pochi coraggiosi riescono ad intraprendere.
“Quando stai male ti rendi veramente conto di quanto alcune cose non abbiano veramente nessuna importanza” mi dice nel vedermi con il braccio rotto, sono d’accordo, mai stato più d’accordo su qualcosa prima d’ora.
Per Max Gordiani che più volte da quel giorno va a trovarlo sono discussioni su musica, ascolti di batteristi più o meno portentosi e di musica coinvolgente, mai un cenno al suo male incurabile che incalza.
Poi la notizia.
Al funerale il Fratello Gianfranco, familiari e amici e le due figlie che Ivan lascia. Un gruppo di coscritti alpini in uniforme e con stendardi ci presentano un altro aspetto che non conoscevamo di Ivan. Prima di tumularlo viene chiesto se qualcuno vuole dire qualcosa. Ci chiediamo se qualcuno gli avesse messo le bacchette nella bara, “perché Ivan era un batterista”. Max presta le sue e ci aggiunge una chiavetta che viene prontamente assicurata insieme alle stesse sul coperchio della bara, sopra la croce di ottone. Max è la persona che è stata più vicina ad Ivan alla fine.
Strano vedere qualcuno che lascia questo mondo.
La cosa è più che naturale, prima o poi tocca a tutti ma per qualche strana ragione non riusciamo ad abituarvici.
Forse perché la nostra anima immortale si rifiuta di dire che quando il tuo corpo cessa di essere in grado di muoversi e di respirare tutto sia finito.
Forse perché non è vero.
Buon viaggio Ivan.
G + gli amici della Drum School

TRIBUTI

TONY RICCIARDI
Ricorderò sempre con piacere e affetto le nostre serate musicali improntate sullo studio della batteria, i tanti seminari visti insieme, la Turin MARATHON , tutti gli eventi batteristici organizzati dalla Gm Drum School e i tuoi concerti cover di Vasco Rossi. Continua a ridere di quello che ti faceva ridere, di quelle piccole cose e delle piacevoli serate in allegria trascorse insieme. Ciao Ivan continuerai a vivere nel cuore di coloro che ti hanno voluto bene. Riposa in pace.
Tony Ricciardi

 

MAX GORDIANI
Ricordo, un sacco di perle di saggezza, ricordo anche parecchie storie di concerti, penso abbia suonato anche di spalla ai Genesis, di Ivan sono molte le cose che mancheranno, sicuramente era un tipo di compagnia, oltre che un gran musicista, ricordo che diceva sempre che se mai fosse successo qualcosa di brutto avrebbe avuto piacere lassù jammare con buddy rich, ed era curioso più che spaventato…
Ha tenuto duro fino alla fine io lo so perchè fino al giorno prima sono andato a trovarlo in ospedale.
Qualche anno fa, per me fece questo, in una giornata a caso in cui le cose proprio non andavano e mi sentivo distrutto, lo incontrai la fuori “ciao come va? vado a vedere Vasco allo stadio, vieni pago io anche il biglietto!” Insisteva quanto fosse importante andare a vedere i concerti dicendomi: “studia studia ma vieni a vedere cosa devi fare e solo qui davanti al palco lo vedrai… se vuoi fare carriera è importante.” Be, mi portò fortuna perché poco tempo dopo mi detti da fare e mi ritrovai faccia a faccia con la bellezza di 11.000 persone..
Lui era un patito di Virgil Donati e dei Planet x.
Ricordo ancora quando piazzava il doppio pedale sui nomadi ahahah,e si era forte.
Ha suonato con un sacco di gruppi, ha addirittura registrato del metal non disdegnando mai funky e fusion in generale.
Mancherà molto a me e alla sua famiglia sicuramente. Spero vivamente che non si perdano le tracce del suo suonare di cuore …….”devi sudare devi sudare” mi diceva “solo con dedizione arriverai a fare qualcosa bene”. Era un grande anzi è un grande! E ci sapeva fare col groove.
Max Gordiani

DAVIDE
premetto che non conoscessi molto Ivan Gheller, però vorrei scrivere un pensiero per ricordarlo.
Quando avevo all’incirca 18 anni andai in sala prove e li lo vidi per la prima volta. Ero sbalordito dalla precisione e potenza che aveva nel suonare e ogni volta che lo vedevo mi fermavo a guardarlo cercando di “rubare” qualche cosa.
Per caso un giorno ad una clinic di Ian Paice (nel 2008 a Collegno se non sbaglio) lo incontrai e ci scambiammo pensieri su quello che avevamo appena sentito e visto fare dal mitico Ian.
La cosa che mi colpì di Ivan è stata la sua umiltà nel parlare di uno dei più grandi batteristi della storia e credo sia difficile trovare batteristi bravi che non si “montino la testa”.
Gli chiesi se magari quando era in sala prove potessi entrare a guardarlo e ascoltarlo da vicino, la sua risposta fu: ma ci mancherebbe anzi porta un paio di bacchette che ci divertiamo e suoniamo un pò insieme…
Rimasi felicemente colpito, perchè da una persona che si conosce da pochi minuti non sempre ci si aspetta un’accoglienza del genere…
Purtroppo per vari impegni smisi di suonare e quella fu l’ultima volta che vidi Ivan Gheller.
Circa un anno fa reiniziai a suonare e cercai di mettermi in contatto con lui in vari modi però senza avere successo, volevo che mi desse lezioni di batteria vedevo in lui un maestro perfetto…
Ieri, 11/9/2013 dopo vari tentativi vengo a sapere della sua scomparsa…
Non eravamo amici, sicuramente se l’avessi rincontrato magari non si sarebbe ricordato di me, però la notizia della sua scomparsa mi ha molto colpito.
Leggendo altre dediche ho avuto la conferma delle mie sensazioni, oltre che un gran batterista era una gran persona e si vedeva che amasse profondamente la musica…
Ci tenevo ad esprimere il mio pensiero….Porto con me quel piccolo ma piacevole ricordo che ho di lui…
Davide

 

SE VOLETE SCRIVERE UN SALUTO O UN TRIBUTO SU DI IVAN, O MANDARE DELLE SUE FOTO CON VOI, INVIATE IL TUTTO A INFO@GMDRUMSCHOOL.COM E IL TUTTO VERRA’ PUBBLICATO SU QUESTA PAGINA.

 

Articolo sull’evento “Batteristi per Haiti”, su Rivista “Batteria”, Maggio 2010. Grazie a Mr Luciano Beccia, giornalista , Al Commissario Provinciale della Croce Rossa Italiana Dott. Antonino Calvano, e a Mr Alfredo Romeo direttore della Rivista e a tutti i partecipanti.
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Domenica 31 Gennaio 2010 si è svolta presso il Peocio di Trofarello l’evento “Batteristi per Haiti”.

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L’evento, ideato da Gigi Morello, fondatore e presidente della GM Drum School, in coordinazione con il Direttore piemontese della croce Rossa Piemontese, dottor Tonino Calvano, ha coinvolto numerosi batteristi e percussionisti in rappresentanza della maggioranza delle realtà didattiche batteristiche piemontesi.

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L’evento è stato pubblicizzato tramite TV, radio giornali e sul web.

intervista-videogruppo

Presenti oltra alla “GM Drum School“, il “Percstudio” di Giorgio Gandino, “l’Accademia di Musica Moderna” di Furio Chirico, L’Accademia “Lizard” di Gianluca Fuiano, L’Istituto Musicale Baravalle  di Carlo Bellotti, la scuola di Sergio Ponti, la scuola “LA RITMICA” di Gianni Branca la “Suoneria” dove insegnano Rolando Nesta ed Alessia Mattalia.

Durante lo spettacolo numerosissimi esperti delle arti percussive si sono esibiti in performance live di varia natura e genere musicale, Insegnanti ed allievi spalla a spalla, accompagnati da diversi validi musicisti nel dettaglio:
Carlo Bellotti, Gianni Branca, Alberto Borio, Emanuele Boschi, Gianluca Buosi, Alberto Colletti, Marco Cutolle,  Anna Di Leva, Gianluca Fuiano, Simone Franchino, Daniele Garese, Max Gordiani, Stefano Griffone, Riccardo Lombardo, Riccardo Moffa, Gigi Morello, Rolando Nesta, Ruggero Piazza, Fabrizio Piva, Maurizio Plancher, Daniele Rauso, Raphael Saini, Marco Sperindio.

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Nell’arco della serata sono stati messi all’asta di beneficenza per Haiti 2 strumenti musicali, un Cahon offerto da Ringomusic di Torino e un Rullante commemorativo dell’evento, bianco con la croce rossa, da Vibe Drum, di Imola. Il noto batterista a livello internazionale Marco minnemann ha offerto diversi suoi CD per la vendita e la vendita di questi è andata in beneficenza.

foto-rullo-croce-rossa-1 vibe drum

Alcuni  batteristi e noti didatti che non hanno potuto presenziare all’evento hanno inviato un saluto che è stato letto sul palco durante l’evento, tra di essi diversi insegnanti del Berklee Music School of Boston sensibilizzati dall’insegnante Sergio Bellotti: Ecco alcuni dei commenti e saluti:

 

My words are empty and meaningless… for having never experienced such a  horrific tragedy…but for those who have… their words speak from the heart..and perhaps the words of a holocaust survivor reflect a resilient spirit… that the people of Haiti will have to draw upon from their reservoir of hope….. ” A home is something you lose….”

The people of Haiti will forever be in my thoughts and prayers…

Ciao,

Jon Hazilla (Brush Master insegnante al Berklee Music College di Boston))

“In addition to helping however you can, pray for the victims in Haiti and others like them all over the World; that we may see more acts of kindness, like when families take in an orphan from such a disaster.”

Mike Mangini (insegnante al Berklee Music College di Boston)

How cool!

What a great move….I’d rather put in some of my CDs for sale and donate the money of that.

Marco Minnemann

Tragedie come quella di Haiti ci fanno riflettere su quanto preziosa sia la vita, l’acqua ed una mano tesa per chi ne ha bisogno.

Con la batteria possiamo farci sentire. Donare soldi e’ molto importante ma lo e’ anche prodigarsi con la propria arte per aiutare alla raccolta di soldi.

Gli artisti potrebbero fare molto di piu’ e tutto l’anno perche’ le catastrofi e i bimbi che muoiono di fame e’ un problema di ogni giorno.

Spero che questa ed altre iniziative abbiano sempre una parte degli incassi per le tante cause da risolvere.

GOD BLESS THE WORLD….non GOD BLESS THE USA come dicono qui negli usa. E come cantava Sting con i Police. ONE WORLD (not 3)

Un abbraccio a tutti da Boston

Sergio Bellotti (insegnante al Berklee Music College di Boston)

“NON SEMPRE E’ POSSIBILE CONDIVIDERE LE EMOZIONI DELLA MUSICA INSIEME, GLI IMPEGNI A VOLTE CI PORTANO LONTANO, MA IL CUORE E’ UNO SOLO ED INDIVISIBILE ED E’ TUTTO PER HAITI

FURIO CHIRICO presidente per il Piemonte della Accademia di Musica Moderna

“Dear friends,Through the ages, the drum has been many things, but, above all, it has been a messenger. At this gathering, let our drumming send a message of hope, compassion and brotherhood, as we try to lend a helping hand to those who have been hit hard by nature’s unpredictable force. And, as we reach out help others, we are helping ourselves also, for maybe we can’t stop bad things from happening, but there is a sense of empowerment that comes from playing a part, even a small one, in making things a little better. Much like practicing improves our drumming, helping those in need makes us better people. And never forget, tomorrow it could be you or me in a horrible situation like the one people of Haiti are facing today. This fact alone should give you every reason to do what you can to help!My best to all of you, and, on this night,  may your drumming be heard all the way to Haiti!”

Marko Djordjevich docente del Drummer’s Collective di New York

“Cerchiamo di non vivere nella cecità,nella sordizia,nell’ignoranza,nell’indifferenza ma cerchiamo di svegliarci per ritrovare un pò di buon senso e di dignità per tutta quella gente e quei bambini rimasti da soli”.

GianPaolo Petrini, fondatore della Scuola “Professional Drum”

Ciao a tutti!

Come forse già sapete, recentemente sono stato sottoposto ad una delicata e importante operazione chirurgica, che fortunatamente si è risolta nel migliore dei modi.

Tuttavia non ho ancora riacquistato al meglio le forze, ed è questo il motivo che mi impedisce di essere oggi qui con voi e partecipare a questo evento voluto e realizzato dall’amico Gigi Morello.

Vi immagino numerosi e carichi di… colpi singoli-doppi e paradiddles!

Adesso fate un applauso a Gigi che ha dimostrato, oltre alla indiscussa bravura come batterista, di avere una sensibilità da vero artista.

Ti abbraccio Gigi… e a voi tutti un caro saluto!

Giorgio Gandino, presidente del Percstudio e uno dei padri della batteria in piemonte

beh di solito non è che sia molto bravo con i discorsi, perciò posso solo dire che ammiro tutte le persone che hanno partecipato a questa manifestazione e che purtroppo anche se non posso essere presente di persona lo sono di sicuro con il cuore!

Chiudo con una citazione;

“La bontà è l’unico investimento che non fallisce mai.”

Henry David Thoreau

Mark Bonfry, batterista emiliano e fondatore del portale per batteristi “Drummershouse.net”

“oggi si dimostra che la musica non solo unisce

gli animi ma è anche in grado di unire le persone per aiutare concretamente chi soffre”.

Alessia Mattalia, insegnante di batteria piemontese

 

Si vuole rendere noto che l’intero personale di Peocio capitanati da Tony Scantamburlo ha devoluto in beneficenza la paga della giornata di lavoro. Si ringrazia inoltre l’aiuto dei volantari della Croce Rossa di Trofarello, coordinati da Roberto Ghio, e l’organizzazione logistica e pubblicitaria dell’evento da parte di Franco Stella ed Enrico Campo e l’aiuto speciale fornito da Marco Sperindio per la raccolta fondi.

L’intero incasso degli ingressi, degli strumenti messi all’asta e delle offerte dei partecipanti è stato devoluto alla Croce Rossa Italiana per aiutare i bimbi vittime del terremoto di haiti.
 

brano Latin per Timbales, Surdo e tre batteristi solisti composto e insegnato da Gigi Morello nel suo laboratorio a Vacanza in Musica, dove Daniele Rauso, Max Gordiani, Elvis D’Elia suonano ritmi tradizionali cubani, africani e brasiliani incastrati con ostinati e soli alternati tra di loro. Coordina Ruggero Piazza alle Timbale, Woodblock e Cowbells. Live a San Marco di Castellabate, 11 agosto 2009.

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Ultimo grande giorno, questa sera nella piazza di San Marco Di Castellabate si esibiranno le ensemble di percussioni e batteria e il corpo di Danza di Elisa Corona.

I Ragazzi che hanno già suonato ieri si sentono più in pace con se stessi, sicuri per la scampata paura dell’esibizione live che scoprono essere un’esperienza molto eccitante più che terrorizzante.

Quelli che ora sembrano  “veterani” cercano di rassicurare coloro che non hanno ancora messo un piede sul palco con un  fare che inizia a rassomigliare a quello di un professionista scafato.

La mattina nella sala seminari della fondazione si svolge la cerimonia del conferimento dei certificati di partecipazione, ed il saggio degli allievi di canto, pianoforte e chitarra. Molti gli applausi e i ringraziamenti da parte degli allievi e degli insegnanti.

La sera nella piazza di San Marco, in uno splendido anfiteatro a gradoni si svolge l’evento finale, dedicato alla batteria e le percussioni.

Presenta la serata Gigi Morello invitando sul palco il presidente di Vacanza in Musica Gianluca Fuiano, L’assessore al Turismo dott.sa Simona Federico e l’Assessore all’ambiente  Dott. Umberto Giannella. Si ringraziano inoltre il Sindaco Prof. Costabile Maurano e il Presidente della Fondazione Passarelli Dott. Sauro Pantaleone.

Apre la serata la performance di Danza del gruppo di Studio di Elisa Corona, poi è il momento delle composizioni del Laboratorio di Gianluca Fuiano, che dirige un brano suggestivo che riproduce con venti rullanti e un timpano l’effetto di un treno che parte. accellera, viaggia, incontra deviazioni e gallerie, poi decellera e arriva felicemente a destinazione.

Il secondo brano del laboratorio di Fuiano è un brano omaggio al grande batterista recentemente scomparso, Max Roach. L’introduzione vede i tre insegnanti di batteria e percussioni, Gianluca Fuiano, Gigi Morello e Luca Turolla, che si cimentano in un breve trio sui tamburi, simpatico e molto coreografico dove arrivano a duellare addirittura a duellare con le bacchette…

Il pubblico è veramente incollato al palco e partecipa alla serata non solo come spettatore, ma come parte integrante dello spettacolo.

E’ la volta del Laboratorio di Gigi Morello che presenta un brano Latin per Timbales, Surdo e tre batteristi solisti, dove Daniele Rauso, Max Gordiani, Elvis D’Elia  suonano un brano che include ritmi tradizionali cubani, africani e brasiliani incastrati con ostinati e soli alternati tra di loro Diretti da Ruggero Piazza alle Timbale e Woodblock e Cowbells.

La parte del Leone della serata la ha l’orchestra di percussioni di Luca Turolla, dove tutti gli allievi di batteria e percussioni si cimentano all’unisono sul palco mischiando ritmi africani e ostinati lunghi, complessi ma piacevoli. Nei brani finali all’orchestra di percussioni si aggiunge un coro tipicamente africano, curato dall’insegnante di Canto Debora Lombardo.

Il pubblico è veramente con noi e Gigi presentando fa eseguire una Son Clave 2-3 al pubblico presente, facendo loro battere le mani.

la serata è riuscitissima, forse per la differenza rispetto ad una classica serata musicale, forse per l’enorme entusiasmo da parte di tutti gli allievi, risulta la migliore serata di tutte.

Le autorità di Castellabate, riconoscenti premiano con una targa speciale il presidente di vacanza in Musica Gianluca Fuiano e il Presidente dell’Associazione Passarelli, Dott. Sauro Pantaleone, conferendo inoltre Certificati di riconoscimento a tutto il team di insegnanti.

A presto su questo sito alcuni video della serata.

La serata non è finita lì. Dopo smontaggio e scarico degli strumenti c’è una festa in piscina dove anche gli insegnanti possono lasciarsi un po’ andare, finite le loro responsabilità per la manifestazione. Con Luca Turolla che suona “alla chitarra Sweet Home Alabama” dei Lynyrd Skynyrd” e Gigi e Gianluca e gli allievi che urlano più che cantare la serata prosegue fino a tarda notte. Ancora non lo sanno ma tutti il giorno dopo dovranno fare i conti con i Cuba Libre e le Piña Colada che si sprecano, ma per il momento è puro divertimento, spirito di gruppo e stare insieme per festeggiare qualcosa di ben fatto, qualcosa di unico in Italia. Vacanza in musica. Well Done to everybody!

Si ringraziano particolarmente per la riuscita di questa manifestazione nazionale:

COORDINATORE GENERALE E RESP.DIDATTICO
GIANLUCA FUIANO
GLI INSEGNANTI
BATTERIA: GIANLUCA FUIANO, GIGI MORELLO
LABORATORIO BATTERIA E PERCUSSIONI: LUCA TUROLLA
BASSO: NICO DI BATTISTA
CHITARRA: MICKY BIANCO, TONY DE GRUTTOLA, DARIO CHIAZZOLINO
PIANO: MARIO ZARA
MUSICA D’INSIEME: NICO DI BATTISTA E TONY DE GRUTTOLA
VOCE:  DEBORA LOMBARDO
SAX: CLAUDIO BONADE
DANZA: ELISA CORONA
FITNESS & STYLE: ANGELA LARUCCIA
I SEMINARISTI
FRANCO ROSSI, MASSIMO PACCIANI, MAURIZIO DEI LAZZARETTI, SERGIO FANTON, IGNAZIO DI FRESCO
GLI SPONSORS E LE DITTE CHE HANNO AIUTATO
MERULA STRUMENTI MUSICALI, BONETTI STRUMENTI MUSICALI, RINGOMUSIC, NOTAK MUSIC SOLUTIONS, BODE, UFIP CYMBALS, VIBE DRUM, EVANS DRUM HEADS, AQUARIAN DRUM HEADS, DOGAL STRINGS, D DRUM, ROCKLAB, VOODOO SOUND.
LE SCUOLE COINVOLTE
ARS NOVA, GM DRUM SCHOOL, ACCADEMIA DI MUSICA MODERNA, LIZARD
RESPONSABILE COMUNICAZIONE, LOGISTICA E SUPPORTO AL COORDINAMENTO GENERALE
IVALDO MARCECA
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA ISCRIZIONI, SOGGIORNI E CONTABILITA’
ANTONELLA SOLIMANDO

TUTTI GLI ALLIEVI E I PARTECIPANTI

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