franco rossi


Anche la leggenda del prog Torinese, il Maestro Furio Chirico, sarà presente alla Turin Marathon. Il didatta Torinese e direttore regionale dell’Accademia di Musica Moderna ha accettato di buon grado l’invito con lo spirito e l’iniziativa che lo contraddistingue.
Il noto batterista degli Arti e Mestieri e dei Trip inoltre schiererà alcuni dei suoi migliori allievi sul percorso, coadiuvato dal suo collaboratore Paolo Bonnet.

Nonostante i suoi Impegni degli stessi giorni, il maestro ha assicurato la sua presenza personale come minimo per un’esibizione in piazza Castello, ma cercherà di essere presente anche il 17 in Piazza San Carlo, a fianco del Maestro Franco Rossi, Direttore Nazionale. dell’Accademia di Musica Moderna.

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Il 14 Novembre si è tenuto a Torino un evento unico nel suo genere! Più di 84 batteristi hanno partecipato alla Turin Marathon come “supporto” agli atleti impegnati nella maratona. L’iniziativa è partita dalla Gm DrumS chool di Torino per poi collaborare con le altre scuole di batteria nazionali, accademie quali Lizard, Accademia di Musica Moderna National School, Percstudio, Professional Drum si sono unite assieme a molti altri batteristi indipendenti per questo grande momento storico! Difatti non è mai successo nella storia che così tanti batteristi fossero riuniti per un evento sportivo, una vera è propria maratona anche per i batteristi che hanno suonato ininterrottamente. Il tutto è stato preceduto il 13 novembre dalla presentazione dei batteristi e delle scuole in Piazza San Carlo. I 5 docenti coordinatori: Gigi Morello, Gianluca Fuiano, Franco Rossi, Luciano Beccia e Gianpaolo Petrini, si sono posizionati al centro di un vero e proprio anfiteatro di batteristi, dopo un breve assolo di ciascuno dei maestri, tutti e batteristi (e la piazza intera), hanno iniziato a suonare e cantare la storica We Will Rock You, una vera e propria scarica di adrenalina! Sono stati contati 102 Batteristi partecipanti alla performance.
Il 14 si è svolto l’evento vero proprio, un batterista è stato posizionato ogni 500 metri del percorso (42 KM e 150 metri) pronto e attivo nel dare groove e tempo ai maratoneti. La risposta del pubblico? Più che positiva, molti atleti si sono complimentati durante la maratona applaudendo e ringraziando i musicisti per l’aiuto, difatti molti maratoneti un po’ provati hanno apprezzato questa scarica di groove che gli ha consentito di recuperare il ritmo. Insomma, è stato un successo in tutto e per tutto e qualcosa ci dice che il prossimo anno saremo di nuovo pronti e scattanti e, chissà, magari correremo anche noi.
Alla Prossima!
Francesco Balzarro
Direttore Ufficio Stampa GM Drum School

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EVENTO UNICO AL MONDO MAI REALIZZATO PRIMA. 84 BATTERISTI CHE DANNO IL RITMO AI CORRIDORI DELLA TURIN MARATHON, MARATONA ORMAI DIVENUTA NOTA A LIVELLO INTERNAZIONALE.

Organizzato dalla GM Drum School e con la partecipazione delle più prestigiose scuole di Batteria del territorio torinese quali la Lizard, il PercStudio, l’Accademia Musica Moderna National School e Professional Drum, includerà batteristi di tutte le età e genere musicale.

Nell’arco dei 42 KM del percorso della Turin Marathon che si svolgerà a Torino Domenica 14 Novembre 2010, 84 batteristi muniti di soli Cassa Hi Hat Rullante e Piatto accompagneranno con i loro ritmi l’andamento dei corridori.

Nel pomeriggio del giorno prima sul palco in piazza San Carlo, alla presentazione dell’Evento davanti alle Autorità si esibiranno insieme in una performance legata al tema della Corsa i Direttori Nazionali della GM Drum School Gigi Morello, della Lizard Gianluca Fuiano, dell’Accademia Musica Moderna National School Franco Rossi con il Direttore Piemontese Furio Chirico, il Direttore del Percstudio Giorgio Gandino e il Direttore del “Professional Drum” Gianpaolo Petrini. E’ prevista anche una breve esibizione percussiva dei batteristi che accompagneranno la maratona, a ritmo di mani battute e piedi sul palco.

CHI FOSSE UN BATTERISTA E VOLESSE PARTECIPARE POTRA’ PRESENTARSI ALLE 15 E 30 AL NETWORK HQ GM DRUM SCHOOL IL VIA VALPRATO 68, ALLE ORE 15 E 30 DI SABATO 6 NOVEMBRE 2010. NELLA RIUNIONE SI SPIEGHERANNO LE REGOLE E LE COMPETENZE.

Rendiamo noto il programma della sezione batteria dello Stage Estivo 2010 dell’Accademia di Musica Moderna. Ricordiamo agli allievi della Drum School e agli amici e simpatizzanti che è possibile iscriversi all’intero programma o anche ad una singola giornata a prezzi veramente RIDICOLI che consentono veramente a tutti di potere partecipare a questo stage. Gli iscritti alla Drum School potranno usufruire delle stesse tariffe degli studenti dell’Accademia di Musica Moderna. Per Info:


STAGE ESTIVO 2010—MILANO 2 – 3 – 4 LUGLIO 2010

BATTERIA

ARGOMENTI DIDATTICI

VENERDÌ 2 LUGLIO

• FRANCO ROSSI ‐ “ALTRI TEMPI” COMPOSTI , DISPARI , POLIRITMI

• LUCA TUROLLA ‐ APPLICAZIONE DEGLI STICKING E DEI RUDIMENTI NELL’AFRO FUNK STYLE

• LUCA CASAGRANDA ‐ DAL TAMBURO ALLA PERFORMANCE

• MAURO BEGGIO “L’USO CREATIVO DEI POLIRITMI E LA LORO IMPORTANZA NEL LINGUAGGIO JAZZISTICO”

SABATO 3 LUGLIO

•FRANCO ROSSI ‐ “ALTRI TEMPI” COMPOSTI , DISPARI , POLIRITMI

• LUCA TUROLLA ‐ APPLICAZIONE DEGLI STICKING E DEI RUDIMENTI NELL’AFRO FUNK STYLE

• GIGI MORELLO ‐ EVOLUZIONE STORICA DELLE TECNICHE AVANZATE DELLE MANI; DALLA MOELLER ALLA

FREEHAND

• ALESSANDRO BISSA ‐ IL TRIGGER E IL MONITORAGGIO AUDIO

DOMENICA 4 LUGLIO

• FRANCO ROSSI ‐ “ALTRI TEMPI” COMPOSTI, DISPARI, POLIRITMI

• LUCA TUROLLA ‐ APPLICAZIONE DEGLI STICKING E DEI RUDIMENTI NELL’AFRO FUNK STYLE

• UMBERTO CESARANO – LO STILE SINCOPATO DALLE MARCHIN’ BAND AL BE BOP (JAZZ)

• IVANO ZANOTTI ‐ “PESTA CON GUSTO”

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Nelle tre intere giornate di venerdì 2 luglio, sabato 3 luglio e domenica 4 luglio 2010, si svolgerà lo STAGE ESTIVO dell’Accademia di Musica Moderna National, diretta dal Maestro Franco Rossi.
La manifestazione include numerose attività didattiche e musicali tenute da alcuni dei migliori docenti di ogni strumento a livello Italiano.
In un clima assolutamente unico, alle lezioni seguiranno classi di musica d’insieme, presentazioni in anteprima e tante sorprese pensate per questo evento.

Per quello che riguarda la batteria e le percussioni, le clinic saranno tenute da:

Franco Rossi
Luca Turolla
Alessandro Bissa
Ivano Zanotti
Umberto Cesarano
Mauro Beggio
Gigi Morello

Per gli studenti al di fuori da Milano sono previste delle convenzioni con hotel o ostelli per pernottare, ma è possibile anche partecipare ad una sola delle 3 giornate.

Gli studenti della GM Drum School potranno usufruire delle stesse quote di iscrizione riservate agli allievi dell’Accademia di Musica Moderna, contattando la segretaria agli indirizzi presenti nella locandina.

Appuntamento da non perdere!

evoluzioneRimango piacevolmente sorpreso ricevendo il nuovo metodo del famoso didatta Italiano Franco Rossi. Circa duecento pagine, copertina decisamente ammiccante ma umile (nessuna foto del maestro in copertina) e cd comprendente più di 20 tracce audio da suonare in play along, basi suonate da musicisti reali con metronomo per fare pratica, più consigli da batteristi e didatti di ogni livello e scuola.

Probabilmente il più voluminoso libro sulla batteria scritto in Italia che abbia mai visto, a mia conoscenza solo inferiore (per numero di pagine ma non in contenuti) al famoso libro sulla batteria scritto da Andrea Centazzo nel 1982.
Prima di iniziare a sfogliarlo voglio parlare, anche se brevemente dell’autore, la Persona Franco Rossi, per potervi meglio descrivere la sua opera, per chi non avesse avuto il piacere di conoscerlo personalmente e lavorarci accanto come me, nemmeno membro della sua rete scolastica, ma come persona che in teoria, nel duro e spietato mondo del lavoro, dovrebbe essere un suo concorrente. Se alcune persone pensano che l’Arte sia una gara, l’uno contro l’altro, queste non hanno sicuramente la minima similarità con Franco Rossi.

L’UOMO

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Franco Rossi è una persona vera, umile ma allo stesso tempo fiera e carismatica, sempre disposta ad impartire i suoi insegnamenti senza tenere niente solo per sé, sempre pronto ad imparare e a ricercare la conoscenza anche dal più umile degli insegnanti o batteristi, senza dare peso al fatto che con il suo nome e la sua fama molti altri al suo posto si sarebbero considerati “arrivati” e avrebbero vissuto di rendita negli allori del gotha del batterismo italiano.

Franco Rossi ti ascolta quando parli, tu sei importante per lui, non è la persona che ti “ascolta” ma intravedi il flusso del tuo discorso che gli passa da un’orecchio all’altro per poi dissiparsi nello spazio immenso e spandersi nel vuoto assoluto.
Un vero musicista ascolta, comprende e poi si esprime di conseguenza con la propria personalità e amore. Franco non lo fà solo con la musica, ma anche con i concetti, e non solo quelli musicali.

Mr Rossi colpisce subito per la sua carica e vitalità, la sua giovialità quasi paesana unita alle sue idee forti e innovative, il suo polso fermo come manager di un Network didattico ciclopico unite ad un attitudine amichevole verso le persone che riconosce quali membri di una comunità di cui è senz’altro membro illustre e di cui incarna pienamente lo spirito.

Franco Rossi non è buono né cattivo. Mr Rossi è un’uomo giusto, una persona che ha qualcosa da dire e lo dice nel rispetto delle idee altrui adottandone alcune e tralasciandone altre che non reputa corrette o importanti, citando le fonti da cui ha tratto ispirazione senza appropriarsi di niente e dando il giusto riconoscimento a chi se l’è meritato.

Devo dire che dopo i miei Vent’anni di didattica, insegnando l’estate scorsa al Campus Estivo “Vacanza in Musica” Insieme al Maestro Rossi e ad altri validi Didatti quali Luca Turolla, Gianluca Fuiano, Maurizio Dei Lazzaretti, Massimo Pacciani e altri, sono rimasto profondamente colpito dalla sua clinic sul “Drum Set Ergonomico” dove il Maestro spiegava correttamente che la posizione dell’hi hat tradizionale impedisce uno sviluppo sul lato sinistro del set (se sei destro) e che con un Hi Hat a filo, che sostituisce la tradizionale meccanica, si possono sviluppare degli incastri sfruttando anche il lato che generalmente rimane “ostacolato” dall’Hi Hat.

Al mio ritorno dal campus ho immediatamente acquistato due Remote Hi Hat, uno per lo studio, l’altro per i live, e li ho usati con successo e soddisfazione per diversi mesi prima di accorgermi che quando poi dovevo suonare su batterie con il charleston tradizionale non ero più abituato e cappellavo alla grande, e lavorando costantemente con diversi set, ho dovuto per il momento ritornare al set classico.

Ma l’idea di Franco è geniale, logica, qualcosa che funziona se applicata, così ovvia e semplice che come tutte le grandi invenzioni, nessuno ci aveva mai pensato prima. Non avevo mai speso prima d’ora 600 euri per l’ispirazione ricevuta da una clinic, e a un mese di distanza. Quello che Franco Rossi ha spiegato era vero e basta, Vera tecnica della batteria, quella cosa che se applicata porta necessariamente a dei risultati certi. Quelle cose che fanno innamorare noi didatti sfegatati.

IL METODO

Come vi ho già accennato, ci troviamo davanti ad un’opera che non è un semplice metodo per batteria, è un libro che vi accompagna mano nella mano verso una conoscenza dettagliata dello strumento, passando attraverso le sue tappe evolutive, spiegandovene i segreti carpiti da anni di studio attraverso i testi didattici di mezzo mondo, e condite dall’esperienza musicale e lavorativa di un personaggio che non solo ha una carriera di insegnamento di più di tre decenni, ma che ha calcato i grandi palchi come quelli dei localini dove i ragazzi iniziano a suonare.

Questo è un libro dove il Maestro non si propone come luminare su di un piedistallo, ma si siede con te esaminando anche le più semplici nozioni senza darle per scontate e fornendoti una comprensione il più possibile completa, facendo riferimento a decine di testi e di cenni basilari contenuti in centinaia di pagine, video e canzoni che hanno formato la sua cultura musicale, distillati in parole che riescono ad arrivare chiare e distinte in poche frasi, allo portata anche del ragazzino che compie i suoi primi passi nell’universo della percussione.

Tra le righe del libro si percepisce la passione nell’aiutare il lettore a superare scogli tecnici e difficoltà derivate da dati mancanti in alcuni libri e nozioni integrati dall’esperienza personale del Maestro e correlate di riferimenti incrociati per compensare le singole mancanze in un soggetto completo e comprensibile.

Il libro non si propone come un corso avanzato, ma come un corso base e intermedio, anche se i soli soggetti trattati nel libro, se padroneggiati tecnicamente e concettualmente con maestria, potrebbero costituire tranquillamente la teoria, la tecnica, la ritmica ed il fraseggio di un batterista professionista di tutto rispetto a livello internazionale.

A partire dall’EVOLUZIONE della batteria come strumento, senza tralasciarne il background derivante dalle prime percussioni agli albori dell’uomo, passando dai personaggi più rappresentativi dello strumento raggruppati per periodo e genere musicale, arriviamo alla descrizione della batteria moderna, alla scelta di piatti e pelli, dei legni per poi entrare nella Teoria Musicale e nella Tecnica dello strumento.

Nella parte tecnica abbiamo la descrizione delle impugnature fondamentali, della postura ecc. Il maestro Rossi dà il giusto riconoscimento a grandi della rimandandoci ai loro testi in tutta correttezza.

Esempio ne è la corretta esposizione dei tre tipi di impostazione basilare Tedesca, Francese e Americana che utilizzano diversamente il polso, le dita e avendo il fulcro in punti differenti ottengono risultati differenti e possono servire per scopi diversi. Didattica ampiamente trattata dal grande Maestro Americano Dom Famularo. Stessa cosa riguardo alla descrizione della “Low Moeller” dove il lettore viene rimandato al metodo “It’s your Move” del didatta Americano.

Niente roba tipo “questa è la mia impostazione, seguite questa che è la migliore” o simili assurdità, un panorama completo e asettico di come attualmente viene suonata la batteria, con rispetto alle varie scuole di pensiero fondamentali.

Poi vengono tecniche basilari quali upstroke e downstroke (il maestro li chiama Su e Giù), il freestroke (tecnica Gladstone), la variante del freestroke per accompagnare velocemente, che il maestro chiama “il gioco”, l’impostazione dei piedi di tacco e di punta, gli accenti, i rudimenti fondamentali, la coordinazione, la ritmica, i fill, moduli per annotare i propri progressi ecc.

Un’ampio spazio viene dedicato al groove e agli stili fondamentali, supportati da basi musicali con click per la pratica e da minus one di canzoni, suonati realmente da ottimi musicisti in studio di registrazione, che rendono l’esercizio di un batterista che vuole studiare seriamente estremamente più semplice di quello che era lo studio della batteria per un batterista che si è formato vent’anni fa.

Un bel “Canta a Voce Alta” sottolineato in quasi tutti gli esercizi comunque riporterà sul pianeta terra tutti i batteristi che potrebbero pensare che in questo metodo esistano degli esercizi magici che fanno diventare un batterista qualcuno solo per il fatto che lo abbia letto. Ci vuole impegno e duro lavoro per imparare un’arte, ce la si deve sudare e la si deve comprendere senza tralasciare nessuno dei suoi aspetti fondamentali.

Non manca lo spazio dato alle altre scuole di pensiero, altre cento pagine in formato elettronico sono disponibile nel CD allegato, dove altri batteristi e didatti non necessariamente legati all’ “Accademia di Musica Moderna” consigliano il lettore con esercizi tecnici, di stile, o con semplici dritte comportamentali o legate all’esperienza personale. Questa è una cosa unica che non avevo mai visto in nessun’altro metodo del genere.

Non è il caso di elencare tutti gli argomenti trattati in questo metodo, sono moltissimi e penso sia il caso li scopriate voi leggendo ed applicando questo libro. Include anche quelle cose che abbiamo dovuto imparare a tentativi, quali la regolazione della molla del pedale, piccole grandi perle di saggezza che possono aiutare un batterista di qualsiasi livello.

Se si dovesse sintetizzare questo libro in poche parole direi che è il capolavoro di Franco Rossi, agli scettici e ai critici o ai semplici beffeggiatori di parte potrei dire di provare a fare loro qualcosa di perlomeno simile prima di potere proferire più della vocale “A” che è la lettera con cui sintetizzerei questo libro,

“A” come punteggio americano che corrisponde al massimo dei voti


“A” come espressione di sorpresa per un lavoro ciclopico che deve avere richiesto migliaia di ore di lavoro da parte di decine di professionisti tra cui tecnici, didatti, musicisti, impaginatori ecc.


“A” come libro consigliato per iniziare correttamente a studiare questo strumento prima di cercare di saltare le tappe e iniziare direttamente alla “V”, e andare a 300BPM


“A” come amore che il Maestro Franco Rossi ha indubbiamente profuso a volontà in questo lavoro, che a mio parere sintetizza in quelle che a questo punto diventano poche pagine, la sua esperienza più che trentennale di didatta, batterista e persona a cui sta veramente a cuore la persona dall’altra parte del libro


Tu.


Chapeau Maestro!
Gigi Morello

Oggi dobbiamo fare i conti con la definizione dell’iniziativa: Vacanza in musica, ieri abbiamo dimenticato il lato “vacanza” dell’iniziativa, facendo stremare gli allievi con ore di lezione, seminari e concerti.
Quindi si lascia più libertà agli allievi conservando solo la master class di Franco Rossi, la musica d’insieme e le prove generali per l’orchestra di tamburi di Gianluca Fuiano.
La piscina si popola, così come le spiagge e partono le visite nelle bellissime località della zona. Navette sono disponibili per la città storica di periodo medioevale, arroccata sul cucuzzolo di una montagna. Castellabate.
Gigi e Luca Turolla si dilettano duettando sulle composizioni poliritmiche di origine africane che Luca ha studiato con percussionisti e musicisti africani. Gianluca incontra allievi in gruppi rispondendo alle loro domande tecniche, gigi risponde a domande tecniche sulla freehand tecnique e dimostra l’utilizzo di Ableton Live per effettare la batteria acustica in tempo reale.
Arrivano altri regalini e gadget dagli endorser, arrivano gli striscioni, una grossa quantità di magliette e adesivi da Vibe Drum che vengono distribuiti ai ragazzi.
Si presenta il sistema power feet, un sistema rivoluzionario per sviluppare agilità e potenza su entrambi i piedi tramite l’uso di alcuni cunei di gomma speciali che combinati tra loro danno la possibilità di sviluppare potenza, controllo e velocità. Elvis D’Elia, specializzato nelle tecniche single foot quali “flat foot tecnique” e altre dimostrerà l’uso del Power Feet system nei prossimi giorni.

Gianluca ha buone notizie, le istituzioni del luogo si sono prodigate per accaparrarsi le esibizioni live della scuola nei più bei palchi della zona, si inizia ad organizzare gli spettacoli per i prossimi giorni.
Prove generali dell’orchestra di tamburi di Gianluca Fuiano. I ragazzi provano all’aperto mentre Luca Turolla e Gigi fanno rivedere ai ragazzi le partiture, spiegano figurazioni ritmiche e diteggiature.

Dopo le prove si sono fatte già le 11, allievi e insegnanti si soffermano nella lobby a chiacchierare di musica ed altro. I soliti bar e poi via a letto per essere pronti ad una nuova giornata.
p.s. Se non vi parlo del fantomatico casanova è solo perché non è riuscito ancora a cavare un ragno dal buco e cerca di mimetizzarsi sperando noi non ci si ricordi delle sue promesse iniziali..

Ecco che inizia il terzo giorno, alcuni temerari già hanno fatto stretching con l’insegnante di fitness prima ancora della colazione di rito. Dopo la colazione  nella location, ci scappa spesso una delle favolose zeppole ripiene, e le altre paste ripiene tipiche della zona, nemiche acerrime delle diete ma grandi amiche dei golosastri.

Poi le solite escursioni delle località del Cilento oppure mare, oppure un tranquillo svacco in piscina.

Pranzo insieme.
Nel pomeriggio riprendono le lezioni, Luca Fuiano, Gigi Morello e Luca Turolla che portano avanti le proprie lezioni su tecnica, stile e interpretazione, e musica d’insieme per percussioni.

Grande ospite della giornata è Franco Rossi, uno degli insegnanti storici della scena didattica italiana. Tiene un lungo seminario su “Ergonomic Drum Set” e spiega come disponendo specularmente il suo drum set riesce ad applicare differenti combinazioni di frasi lineari e rudimenti con un risultato semplice tecnicamente e allo stesso tempo melodico. Sempre disponibile a dialogare con gli allievi risponde ad ogni genere di domanda tecnica e stilistica andando ben oltre la materia trattata nella lezione e rispondendo in modo teorico e pratico ad ogni domanda che gli viene posta. La sala seminari è stracolma.

Poi ci sono le prove generali per il primo concerto live che verrà tenuto la sera nell’anfiteatro di Vacanza in Musica.

Cena.

La sera si esibisce live la classe di ensemble di percussioni di Luca Turolla, una schiera di batteristi e percussionisti che suonano all’unisono e intercalandosi su schemi ritmici tipicamente afro e magistralmente orchestrati da Luca per permetterne l’esecuzione da parte di batteristi di ogni genere e livello didattico.

Poi è la volta degli insegnanti che suonano in una jam session dove la prima parte è più tipicamente jazz, la seconda più funk-rock. Si alternano alla batteria Gianluca Fuiano e Gigi Morello, al Sax Claudio Bonadè, alla Voce Debora Lombardo, alle chitarre Tony De Gruttola, Micky Bianco, Dario Chiazzolino, al Piano Mario Zara, al basso e chitarra Nico Di Battista, Ospite finale della serata Franco Rossi. Il tutto coordinato e da Ivaldo Marceca (Creatore e direttore de Chico Bum Festival di Borgaro, festival molto noto ai torinesi).


Gli allievi commentano poi la serata davanti ad una birra o un gelato. Questa sera il nostro casanova aveva altro da pensare che al baccagliamento…

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