Festival di Sanremo

Ottavo giorno, altre mille cose in pentola. Gli insegnanti a questo punto si concentrano sulla preparazione degli spettacoli live che si svolgeranno il 9, 10 e l’11 di settembre, I ragazzi schiumano per la voglia di esibirsi, ma sono nervosi, la piscina iniza ad essere meno frequentata mentre i leggii e i pad da allenamento sono difficili da reperire, le sale studio sempre piene…
Oggi è una giornata speciale, la clinic di Maurizio dei Lazzaretti era una clinic che aspettavamo da tempo.
Proviamo ad immaginare un ragazzino che dalla realtà provinciale di una piccola città come Lecce a sedici anni e precisamente alla fine degli anni 70 pensa di andare negli Stati Uniti a Boston per studiare la Batteria. Ebbene si quel ragazzino è lui!! Maurizio De Lazzaretti che giunto in quel di San Marco di Castellabate a Vacanza in Musica si appresta a mostrare ad allievi ed insegnanti qualche malizia della sua musicalità, che fin da subito viene da tutti smascherata come non solo musica pop e leggera .

Maurizio Dei Lazzaretti ha un curriculum impressionante: Questa è la lista di alcune delle sue più note collaborazioni: Da Spavento:
Ray Charles, Caetano Veloso, Michael Bolton, Randy Crawford, Paul Young, Michael Boublè, Gavin De Graw, Natalie Cole, Gloria Gaynor, Dionne Warwick, Mina, Laura Pausini, Cocciante, Morandi, Renato Zero, Fabio Concato, Alex Britti, Michele Zarrillo, Neffa, Eduardo De Crescenzo, Mango, Paola Turci, Massimo Di Cataldo, Luca Barbarossa, Samuele Bersani, Roberto Vecchioni, Cristiano De Andrè, Mia Martini, Nino Bonocore, Eugenio Bennato, Tony Esposito, James Senese, Maurice Jarre, Louise Bakalov, Renato Serio, Stelvio Cipriani, joe Zawinul, Richard Bona, Manolo Badrena, Nelo Nike, Phil Woods, Tony Scott, Chet Baker, Phil Wilson
Maurizio non è un comune batterista pop. Non è IL BATTERISTA DI SANREMO che tutti si aspettavano. Bastano pochi minuti di seminario per comprendere che Maurizio è un professionista raffinato ed estremamente erudito nello studio e nelll’insegnamento della batteria.

Maurizio interprate la didattica dei grandi maestri della batteria internazionale in un modo personale, unico ed estremamente interessante.
In uno degli esercizi che Maurizio ci regala semplifica e rende estremamente personali  i classici esercizi “Fat Back” del grande Maestro Gary Chaffee, prendendo una frase musicale di sole 8 misure che si può imparare a memoria e che include le figurazioni più ricorrenti di cassa e praticandola da 40 a 160 bpm.

Inutile dire che il suo suono è caldo, il suo timing perfetto, i suoi fill denotano anni di studio dei rudimenti e un’applicazione personale e estremamente tecnica degli stessi. Il tutto condito da un gusto e uno stile personale che lo contraddistinguono in qualsiasi esecuzione.
Maurizio è mr “Buono alla prima”.
Maurizio è un maestro del groove, che suona qualsiasi genere musicale nello stile corretto di quel genere musicale. Maurizio suona la samba come un brasiliano, La fusion con un fraseggio con accenni alle frasi di grandi quali Vinnie Colaiuta, ma rimanendo sempre personale. Quando suona Jazz può farlo alla Elvin Jones o a Philly Jo Jones se gli viene richiesto, ma con noi si sente che è in grado di essere se stesso, Maurizio dei Lazzaretti, uno stile personale riconoscibile e denso di riferimenti e gustoso per le orecchie ed il cuore.
Il Pluspoint di Maurizio è che se vuole è in grado di essere qualsiasi batterista, si può spersonalizzare, adattarsi a qualsiasi esigenza ritmica o stilistica. Un po’ come i grandi attori del passato tipo Vittorio Gassman che riescono ad interpretare l’Otello o il burino di Trastevere, rimanendo credibili e fedeli al copione, attirandosi caterve di applausi.
Maurizio accompagna il pop come gli viene richiesto di farlo, esattamente come richiesto, includendo diverse intenzioni degli accenti sul charleston, cassa e rullante, accenti più o meno incisivi e spostati a seconda del genere o dei gusti della persona che deve accompagnare e riesce addirittura a suonare come fosse Dave Grohl da ragazzino (il Batterista dei Nirvana), poca tecnica e intenzione primitiva selvaggia ma potente e densa di groove. Maurizio arriva al punto di studiare i sui fill in modo che favoriscano le frasi cantante degli artisti che lo accompagnano. Stiamo parlando di qualcosa che non è possibile riprodurre con una beat box o con dei loop.
Maurizio è in grado di suonare qualsiasi cosa da grande professionista. Una sola parola esce dalla bocca di Gigi Morello, Gianluca Fuiano e Luca Turolla: IMPRESSIONANTE.
La clinic di Maurizio procede alla stessa stregua di quella che avrebbe potuto essere la clinic di un grande didatta di livello  internazionale, stretching del tempo su groove latin, come avvicinarsi a a quel tipo di groove usando terzine mischiate a sedicesimi, il concetto di tempo spostato in contrapposizione alle frasi backwords, Esercizi di ribaltamento del beat etc. Sembra di essere alla Berklee.

Non è possibile definire con le semplici parole questa clinic, questa come quella del Grande Massimo Pacciani è stata un’esperienza unica, imperdibile, speriamo di proporvela presto non a 1000 km da Torino.
Dove la tecnica incontra il groove e l’umiltà di una grande persona come Maurizio Dei Lazzaretti si mescola ad una grande passione per questo strumento e per la musica in generale, passione e competenza  che traspare in ogni nota e parola proferita, la sola risposta non è un DVD ne un racconto scritto, ma ESSERCI.
NOI C’ERAVAMO

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