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Un appuntamento con un grande batterista e didatta Italiano, Mr Armando Bertozzi.
Grazie agli anni di studio dedicati alla didattica con la D maiuscola, Mr Bertozzi porta avanti la propria conoscenza nel campo Etnico con il suo nuovo metodo, edito da Carish, che verrà ampiamente illustrato nelle due clinic che il maestro terrà nelle sedi GM Drum School di Torino (sabato 10 maggio) e Frosinone (sabato 31 maggio).
Per info e prenotazioni info@gmdrumschool.com (è meglio prenotare per non rischiare di trovare tutti i posti esauriti)
Ecco come il maestro definisce il suo ultimo lavoro.
 

“Etno Latin è il mio terzo metodo dopo Etno Afro (2011) e Etno Brazil (2012). Il metodo Etno Latin nasce come operazione per contribuire a chiarire il concetto di ritmo Latino che come origine è riferito al folclore. Le differenze tra paese e paese sono enormi, e lo sono anche all’interno degli stessi Paesi. Se consideriamo paesi come l’Argentina, il Brasile, il Perù, la Colombia o il Messico troveremo in ognuno di essi varietà musicali molto accentuate, spesso legate al territorio, ora costiero, ora pianeggiante, ora montuoso. Ho scelto di fare questo metodo perché continuo a stupirmi di quanto i ritmi latini americani siano così poco diffusi e conosciuti e soprattutto lontani dai nostri ascolti; così lontani che ho prelevato le cellule dei ritmi latini originali facendoli vivere in un mio sistema ritmico poliritmico,  fino ad produrre un metodo originale e personale che racchiude all’interno i due metodi ETNO AFRO ed ETNO BRAZIL.

Questo perché la mia esperienza come batterista mi ha insegnato che l’uno non può escludere l’altro, il ritmo ha un origine e nasce dall’Africa poi si diffonde, si assapora a seconda delle civiltà che ne usufruiscono nel loro folclore culturale. Questo libro è il contenitore dei ritmi e della poliritmia; entrandoci dentro scoprirete un mondo che vi sorprenderà come ha sorpreso me mentre lo realizzavo. Credo che un bravo batterista, oltre che avere talento, debba avere la giusta conoscenza e lo studio per essere tale. E poi un pizzico di fortuna non farà mai male. Spero che il viaggio ritmico possa appassionarvi ed entrarvi dentro come è successo a me, che ancora oggi  viaggio nell’infinito della poliritmia”
Armando Bertozzi


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